Quando si parla di Psicosomatica?
Si parla di psicosomatica quando mente e corpo sono strettamente legate tra loro.
La persona che presenta un sintomo psicosomatico mette in atto un meccanismo di difesa, che prevede l’espressione del disagio psichico attraverso il corpo. Per questo si parla di somatizzazione, quando l’ansia, la tensione, la sofferenza, le emozioni troppe dolorose e insopportabili non possono essere vissute dalla persona e perciò le emozioni, intese come energia in movimento, non trovando un canale di sfogo, all’interno della persona, si bloccano.
Le emozioni tendono quindi a scaricarsi in specifiche parti del corpo, di volta in volta diverse, in base a come funziona ogni persona e a ciò che racconta il suo vissuto. Il corpo manifesta quindi il disagio su alcuni organi, chiamati organi bersaglio, all’interno dei quali si presenta il sintomo.
Il sintomo è il linguaggio simbolico che ha trovato il corpo per esprimersi, non riuscendo a farlo direttamente la persona, e lo psicoterapeuta ha il compito di decodificare il messaggio.
Gli organi e il loro linguaggio simbolico: e tu in quale organo bersaglio di riconosci?
PRIMA PARTE
Articolazioni
Le persone che soffrono di dolori articolari tendono ad essere molto esigenti nei confronti di se stessi e delle persone che gli stanno intorno. Potrebbero nascondere paura e sensazione di impotenza di fronte a figure autoritarie, così come vissuti di collera e da un senso di ribellione.
Reumatismi
Il corpo appare come congelato, chiuso in una vera e propria camicia di forza, come se raccontasse la difficoltà della persona di adeguarsi a una situazione vissuta come problematica. La difficoltà di movimento diventa quindi una limitazione autoimposta. Il dolore può nascere anche dalla paura verso il futuro, in quanto la stabilità e l’equilibrio cambiano e le preoccupazioni tendono a salire.
Mal di schiena
In seguito a un’umiliazione, il corpo tende a ripiegarsi su se stesso. Quando la persona porta fardelli troppo pesanti, questi tendono a piegare la schiena del mal capitato.
Cervicale
La persona tende a riflettere in maniera eccessiva e ad essere molto ostinata, tanto da raccontare una scarsa capacità di lasciarsi andare alle proprie emozioni, ad abbandonarsi. La parte razionale tende quindi a dominare il mondo della persona, lasciando in disparte gli istinti.
Disturbi visivi
Raccontano l’atteggiamento mentale della persona che tende a prendere le distanze dal mondo.
La miopia esprime un comportamento di chiusura, gli occhi non vedono più ciò che non piace e perciò la persona tende a considerare da vicino tutto quello che è intorno a sé. In alcuni casi la miopia tende a sfuocare un mondo affettivo povero e aggressivo.
Presbiopia in cui la persona tende a trascurare le piccole cose del quotidiano.
In altri casi, è anche segno del forte controllo che la persona manifesta, desiderando, attraverso gli occhi, avere tutto sotto controllo, tanto da sovraccaricare questa parte del corpo e renderla deficitaria.
Vertigini
Parla dell’incertezza che la persona prova di fronte a situazioni non conosciute. Racconta della mancanza di punti di riferimento affettive che impedisce alla persona di favorire un equilibrio interiore fermo e stabile. Tale condizione porta quindi all’irrigidimento. La vertigine rompe quindi l’irrigidimento imponendo alla persona di guardarsi attorno.
Insonnia
Tende a essere una persona dinamica, sempre presa da numerosi impegni nelle ore diurne, in difficoltà a delegare ad altri e con una componente razionale e rimuginatoria notevole. L’insonnia è simbolo della fatica a lasciarsi andare tanto da portarsi con sé anche tutto quello che fa parte delle ore diurne.
Il polso
È la parte coinvolta nei rapporti interpersonali e rappresenta l’equilibrio tra rigidità e flessibilità.
Il ginocchio
Dato che si trova nella parte inferiore del corpo, il dolore in questa parte si riferisce simbolicamente all’intenso disagio a vivere situazioni umilianti e quindi al rifiuto di sottomettersi.
Apparato respiratorio
Le vie respiratorie rappresentano le vie di scambio, tra l’ambiente interno e quello esterno, dove entra la vita. Le malattie in quest’area si riferiscono a ciò che riguarda il nostro bisogno di spazio, autonomia e prendere aria. Possono parlare di un’assenza di gusto per la vita, la perdita di desiderio di continuare a vivere o anche un senso di colpa devastante.
Ad esempio, in caso di asma, si parla del rifiuto di prendere contatto con qualcuno o qualcosa attraverso il respiro. Ne è limitata quindi la libertà della persona.
Un ulteriore esempio è la laringite, un’infiammazione del canale respiratorio. Rappresenta una modalità per soffocare la comunicazione quando ci rivolgiamo a qualcuno che rappresenta per noi l’autorità.
Tiroide
Racconta di emozioni di dolore e tristezza profonde che la persona ha fatto fatica a esprimere a livello verbale e non e a livello sessuale.
Allergie
Si riferisce a quando il sistema immunitario si difende a vuoto. L’allergia rappresenta un vero e proprio modo che il corpo ha sviluppato per difendersi da fattori esterni considerati molto pericolosi. Ognuna di queste esperienze riporta alla mente nella persona ricordi traumatici carichi di enfasi. Ad esempio le allergie primaverili raccontano una resistenza al cambiamento ciclico della vita. Solitamente sono persone abitudinarie, rigide e poco tolleranti. L’allergico tende a tenersi alla larga da emozioni quali rabbia e eccitazioni, che ritiene pericolose. Sono emozioni che tendono a esprimere una modalità di sfogo derivante da una vita stretta tra stress e un’emotività spenta e tesa alla razionalità.
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